Ciao ragazzi! Scusate il periodo d’assenza ma, sono stata fuori per alcuni giorni durante le ferie Natalizie e proprio di una cosa che mi è accaduta mentre ero a soggiornare in un hotel di montagna con spa annessa.
Un sabato pomeriggio, da sola, con solo un accappatoio addosso, ero seduta in una poltroncina nella sala d’attesa del centro benessere dell’hotel in attesa che arrivi, Aldo, il terapeuta ayurvedico che mi avrebbe fatto il massaggio che avevo richiesto.
Arriva ed è tutto vestito di bianco. È alto, sulla quarantina, ha i cappelli un po’ lunghi e brizzolati, viso magro ed una leggera barba spontanea. Si avvicina e mi saluta “Ciao! Puoi accomodarti”
Entro, lui mi chiese se avevo già fatto massaggi del genere “Li conosco” risposi. Mi porse lo slip monouso ed un telo prima di uscire dalla stanza per darmi il tempo di cambiarmi. Sfilai l’accappatoio ed il costume da bagno e mi infilai la mutanda che mi aveva lasciato. Non avevo più il reggiseno ma, solo un piccolo telo per coprirmi.
Rientrò e mi invitò a sedermi e rilassarmi ad occhi chiusi in una sedia posta al centro della stanza.
Sin da subito intuisco che più che rilassarmi mi sto eccitando. Il suo tocco sui miei capelli è quasi femminile. Versa l’olio sulle sue dita ed inizia a spanderlo a poco a poco sfiorando anche parti inaspettate della mia testa e facendo brevi pressioni ai lati delle orecchie.
“Ora stenditi” mi disse, indicando con lo sguardo il lettino. Eseguii il suo ordine e mi sdraiai sulla schiena a seno nudo e chiusi gli occhi per assaporare al meglio ogni istante.
Versò l’olio con le sue grandi mani sul mio collo e sul seno iniziando a massaggiarmi formando grandi cerchi per poi scendere su fianchi e ventre. Scivolava con energia avanti e indietro. Mi sentivo completamente rilassata ed eccitata allo stesso tempo, una troia calda ed eccitata, ero completamente sua.
Avevo affidato ogni parte del mio corpo a lui ed alle sue braccia possenti che non mi lasciavano un attimo. Lente e costanti le sue mani raggiungevano ogni parte del mio corpo, quasi fino allo slip. Con entrambe le mani scese fino alle cosce ed iniziò a concentrarsi all’interno.
Versò dell’altro olio ed iniziò a ripetere tutto, due, tre, quattro volte… per un tempo che, per quanto mi riguarda poteva essere infinito. Mi fa girare a pancia sotto ed il viaggio nella ionosfera continua.
Dopo essersi dedicato a collo e schiena scivolò sul mio coccige ed a quel punto trattenni il fiato. Mi abbassò lo slip sino alle cosce mentre il mio battito aumentava all’impazzata.
Le sue mani massaggiavano il mio culo con cura e perizia. Non trascurava nemmeno di passare al centro, dentro le natiche con entrambe le mani ma, solo per pochi istanti perché poi tornava nuovamente nella parte bassa della schiena e sul mio culo.
Sentivo passare le sue dita sull’linguine, il confine con la mia fica era sottile, sempre più sottile. Il mio corpo era totalmente suo.
Quando mi fece rigirare per procedere con la fase finale dell’Abhyanga, che consiste nel passaggio delle mani su tutto il corpo intero per due o tre volte. Non riuscii più a trattenermi e sfiorai i suoi fianchi con la mia mano. In maniera quasi casuale lascio che le mie dita stabiliscano un contatto con le sue gambe attraverso il pantalone.
Quando tornò a massaggiare le mie spalle, per concludere il massaggio, io non resistetti ed allungai la mano mettendola sopra la sua. Si fermò.
Presi coraggio e risalii con la mano accarezzando i suoi muscoli fino a raggiungere il suo viso. Gli sussurro “Non vorrei passare da troia o porca ma, sono stata sempre eccitata dal momento il cui hai iniziato a toccare il mio corpo. Hai delle mani meravigliose”.
Allora accarezzandomi mi sfilò gli slip ed infilò piano piano le sue dita nella mia figa bagnata e vogliosa. Disse qualcosa ma, non capii. Stavo quasi per perdere i sensi da quanto godevo. Ero li, completamente nuda e nelle sue mani a godere come una porca senza pudore.
Le sue dita entravano ed uscivano dalla mia figa producendo rumori osceni che non facevano che aumentare la mia eccitazione. Non riuscii a resistere a lungo perchè godevo come una troia in calore e quando infilò anche il terzo dito venni in un batter d’occhio mentre ansimavo di piacere.
Quando uscii dalla stanza avevo il fiatone e barcollavo. Risalii in camere e mi infilai sotto la doccia, non mi ero mai sentita meglio in vita mia.
Sei eccitato? Sei curioso di scoprire altri dettagli di questa storia o vuoi ascoltarne altre? Chiama la mia hot line privata al numero 899.11.11.16 e ci divertiremo insieme per tutto il tempo che vorrai.