Ciao ragazzi! Come va? Perdonatemi per il lungo periodo di essenza ma, in questa fase della mia vita ho diversi impegni lavorativi e faccio un po’ più fatica ad aggiornare continuamente il mio diario ma, ho una bella sorpresa per voi…. leggete un pò che cosa ho combinato una di queste notti….
Vestita di tutto punto mi presento in cucina dove Simone, completamente nudo sotto il grembiule che indossava, stava finendo di sparecchiare. Lo guardo e già solo il suo fisico mi fa eccitare: alto, bello, muscoloso, tonico, occhi verdi come la foresta e quella bellissima bocca carnosa. È quasi mezzanotte , l’ora in cui di solito, ci rilassiamo sul divano guardando un film o facendoci una bella scopata per concludere in bellezza la giornata. Quella sera no, mi ero ripromessa di rincasare nel mi appartamento perché l’indomani mi sarei dovuta svegliare presto.
Lo saluto, scendo e salgo in macchina pronta per partire. Controllo il telefono mentre sto partendo ed ecco: un messaggio di Paolo. Non era in previsione vederci, gli rispondo che sono fuori con le amiche ma, lui insiste nel vederci. Io accetto.
Sorrido di me stessa emi domando quanto, a volte, possa essere troia. Voglio tutto, sempre. Tutto ed anche di più. Sono ormai le una del mattino quando parcheggio sotto casa sua e mi infilo su per le scale. Tre rampe, portone già aperto.
Mi stava già aspettando. Entro in camera: la luce soffusa della abat-jour illumina appena la stanza. Paolo è sul letto, girato sul fianco, mi vede e sorride. Non abbiamo nemmeno bisogno di parlare: la nostre bocce si trovano immediatamente, le mani iniziano ed esplorare il corpo dell’altro. Come una padrona severa fa con i suoi adepti gli prendo la mano con la testa e gliela spingo verso il basso. Lui, docile, capisce subito e da bravo schiavetto obbediente si insinua tra le mie gambe.
Volutamente non ho eliminato le tracce della scopata che mi ero fatta ad inizio serata con Simone ma,a lui poco importa. Sento la sua lingua leccarmi le grandi labbra e poi le piccole, fino a raggiungere il clitoride. Quando mi penetra anche con le due dita mi sobbalza in cuore in gola.
Paolo conosce a menadito il mio corpo, le mie perversioni sessuali ed i giochi che più amo. Mi sento quasi come se perdo i sensi ogni volta che mi tocca. Mi scopa incessantemente con le sue dita ed io sento che la mia figa è più bagnata di un fiume, forse ho addirittura squirtato ma, non riesco nemmeno a rendermene realmente conto. Ansimo forte ed i gemiti diventato un urlo liberatorio quando mi sento completamente soddisfatta.
Paolo no mi da nemmeno il tempo di riprendermi: mi fa girare a pancia sotto ed io, senza nemmeno il bisogno che parli, so già che cosa vuole. Mi metto a pecora e gli offro la mia fica, nuovamente.
Un dito, due dita e poi finalmente il suo bellissimo cazzone, che fa quasi fatica ed insinuarsi tra le pareti ancora contratte per l’orgasmo. Lui, come al solito, non smorza il mio ansimare, non geme e non parla, mi scopa e basta.
Lo sento premere forte contro di me, veloce, sempre più veloce fino a che l’eccitazione è troppa da non riuscire più nemmeno lui a trattenersi. Lo sento spingere un ultima volta contro di me, così che nemmeno una goccia vada sprecata e si disperda sulle lenzuola.
Mi giro, lui si sdraia ed io faccio lo stesso. Resto a guardarlo e godo della sua bellezza. Il mio uomo, il mio schiavo, la mia dannazione.
Quando rientro a casa sono ormai le cinque del mattino ed il mio letto vuoto mi sembra il posto più accogliente al mondo.
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