Ciao ragazzi, anche oggi ho una nuova avventura da raccontarvi e della quale non mi avevo ancora accennato nulla.
Ho conosciuto Stefano circa un mese fa in palestra. Un ragazzo bellissimo e muscoloso che mi aveva subito colpito. Ricordo ancora la prima volta che ci parlammo…
Un pomeriggio, finita l’ultima sessione di addominali mi stavo rilassando per poi andare negli spogliatoi a fare una doccia rinfrescante. In quel momento lui mi passò accanto e disse: “Ciao, stai andando forte, complimenti”, io non lo avevo mai notato fino a quel momento e d’istinto risposi “grazie, comunque per oggi ho finito!” e lui “peccato, avremmo potuto fare qualche chilometro insieme”…. era un invito? Mi salutò e si avvicinò con la mano tesa dicendo “Stefano, piacere! Spero di vederti di nuovo”. Rimasi letteralmente a bocca aperta, era bellissimo e sicuramente molto diretto!
Ricordo che nei giorni successivi tornai in palestra nella speranza di rivederlo ma, senza successo. Persino Claudia, la tettona alla reception, non seppe dirmi i giorni o gli orari in cui avrei potuto trovarlo perché frequentava sporadicamente quella palestra. Con una scusa banale un giorno provai a chiederle il cellulare ma, ovviamente non me lo diede per via della privacy e poi anche se me lo avesse dato cosa gli avrei potuto dire al telefono? “ciao sono Ginevra, ho disperatamente cercato il tuo numero perché sono una ninfomane pronta a tutto pur di fare qualche gioco erotico con te”… meglio di no.
Un mercoledì stavo uscendo dalla palestra di fretta perché avevo una cena e mi sentii dire “Ciao, già terminato l’allenamento?”. Mi girai e vidi Stefano che invece stava buttando via la sigaretta per poi entrare. “Ciao, sì per oggi ho finito”, ma cavolo “non potevi arrivare prima, pensai”.
Ci fermammo a chiacchierare per alcuni minuti e mi spiegò velocemente che il suo lavoro di avvocato gli impediva di venire regolarmente in palestra. Mi sarai dilungata volentieri ma, era tardissimo e dovevo scappare via quindi gli proposi senza impegno di vederci un giorno per un caffè. Ci scambiammo i numeri e salii in macchina. Da quel giorno purtroppo non ho più avuto occasione di vederlo in palestra e non mi sono mai permessa di scrivergli perché so che il suo lavoro gli porta via molto tempo.
L’altro giorno sentii squillare il telefono, era un sms e me lo aveva appena inviato proprio lui “Che ne dici se stasera ci vediamo per un aperitivo?” ed in pochi minuti ci accordammo sul posto e l’orario.
Come al solito curai molto il mio aspetto e l’abbigliamento, soprattutto l’intimo, prima di uscire di casa. Indossai un corpetto bianco che valorizzava al meglio il mio culo e le mie tette sode e sopra una gonna fin sopra il ginocchio ed una camicetta leggermente scollata, stile segretaria sexy per non sembrare troppo volgare ai suoi occhi, infondo era un avvocato.
Arrivai puntuale all’appuntamento e quando mi vide mi venne incontro baciandomi sulle guance. Ci sedemmo uno accanto all’altro su di un divanetto ed ordinammo due cocktails alcolici. I discorsi come i drink che bevemmo scivolarono veloci dal lavoro, alla musica, agli hobby, ai film preferiti…
Io standogli accanto non potevo fare a meno di sentire il buon profumo che aveva e la mano che ogni tanto appoggiava sulla mia coscia mi procurava un leggero brivido sulla schiena. Mi affascinava tutto di lui e le sue labbra carnose non potevano passarmi inosservate. I discorsi si dilungarono anche nella vita sentimentale. Eravamo single entrambi ed ovviamente evitai di specificare che sono una ragazza con tendenze ninfomani.
Si era fatto tardi e decidemmo di uscire dal bar. Non era lontano da casa mia quindi mi accompagnò fino al portone e mi baciò. Prese il mio viso tra le sue mani ed avvicinò delicatamente le sue labbra alle mie prima di infilare la sua lingua nella mia bocca con passione.
Le nostre lingue si unirono e la sua mano s’infilò sotto il mio vestito a cercare le mie tette ed io non vedevo l’ora che le raggiungesse. I miei capezzoli erano duri ed eccitati. Gli chiesi “Ti piacciono le mie tette?” lui annuì senza staccare le sue labbra dalle mie ed io nello stesso istante in aprii il portone di casa.
Continuando a baciarci raggiungemmo la mia camera da letto. Lo feci stendere sul letto e lo spogliai lentamente. Prima sbottonai la sua camicetta baciando i suoi addominali forti e muscolosi. Lentamente le mie mani raggiunsero i suoi pantaloni che gli sbottonai con cura.
Il suo cazzo era già duro e pronto a scoparmi ma, io lo baciai con la lingua, lo scappellai ed iniziai a succhiarlo con delicatezza. Lui ansimava e mi teneva i capelli, prendendomi le ciocche e avvicinando la mia bocca al suo uccello.
Mi misi sopra di lui con l’intenzione di montarlo ma lui mi fece salire fino all’altezza delle sue labbra. Iniziò a succhiarmi il clitoride e l’interno coscia lentamente. I suoi gesti erano lenti e mi procurava molto piacere tanto che in pochi minuti raggiunsi un orgasmo che bagnò leggermente il suo viso. Mi sentii come una giovane puttanella inesperta di orgasmi che non era riuscita nemmeno a trattenersi.
Scivolai giù e mi infilai il suo cazzo dentro mentre lo baciavo. I miei movimenti si fecero sempre più intensi fino a penetrarlo con forza. Mi prese le mani e mi sollevò leggermente, mentre con l’altra iniziò a massaggiarmi il clitoride. Era magnifico e sapevo che di li a poco avrei raggiunto un altro orgasmo.
Buttai la testa indietro e mi bagnai nuovamente. Mentre stava per venire anche lui riuscii a sollevarmi e prenderlo in bocca. Riuscii a far scorrere tutto il suo sperma caldo lungo la mia gola mentre lui ansimava di piacere. Quando finii di ripulire il suo cazzo per bene mi fece accoccolare sul suo petto muscoloso e mi accarezzò dolcemente fino l’indomani.
Se questo racconto ti ha eccitato e vuoi sentirne altri per godere fino all’orgasmo o ti va di fare sesso telefonico allora chiamami al numero 899.11.11.16 e non te ne pentirai!