L’esattore in casa ed il pagamento in natura

L’esattore in casa per un pagamento in naturaCiao ragazzi! Eccomi qui come ogni settimana a raccontarvi le mie perversioni e le mie storie di sesso!

Proprio l’altro giorno sentii suonare il campanello di casa, per ben due volte. Mi chi cercava alle 09.30 del mattino con tanta insistenza? Pensai inizialmente a qualche venditore porta a porta e la tentazione fu quella di ignorarlo ma poi la curiosità ebbe la meglio.

Il monitor del citofono visualizzò l’immagino sfocata di un uomo in giacca e cravatta, in mano reggeva una ventiquattrore ma, non aveva il tipico aspetto di un venditore.

“Buongiorno, sono l’esattore. Vengo a riscuotere i debiti della finanziaria”. Iniziai a sudare freddo ma, ormai non potevo fare niente per tirarmi indietro quindi aprii il portone e lo invitai a salire.

Due piano con l’ascensore e fu sul mio pianerottolo. Riposi il telefono che avevo preso in  mano per chiamare una mia amica, mi diedi una sistemata ravvivandomi i capelli con le mani e lisciai al volo il vestito da troietta che indossavo.

“Buongiorno” dissi nervosamente. La sua stretta era ferma e decisa ma, la sua espressione era cordiale, quasi rassicurante.

Lo inviati ad accomodarsi sul divano mentre gli portavo il caffè che stavo preparando per me poco prima. Appena chiusi le labbra intorno alla tazzina succhiando avidamente il contenuto notai che l’uomo cambiò espressione, mi diede quasi l’impressione che stava immaginando di insinuarsi tra le mie labbra burrose come se fossi la troia che desiderava da sempre avere di fronte.
Quando si  riscosse dai suoi pensieri maliziosi, poggiò i documenti sul tavolo per mostrarmi i dettagli del mio debito: due rate insolute per un totale di 850 euro. Portai una mano al petto, incredula.

Gli occhi dell’esattore si erano fatti cupi ed avidi, decisi di provare ad intenerirlo raccontandogli di alcuni problemi che avevo avuto con il ritardo degli stipendi al lavoro ma, fu irremovibile. Pretendeva tutta la somma in un’unica soluzione. Pensai che doveva averne le palle piene delle donne vecchie con le fiche slabbrate a cui solitamente doveva far visita per riscuotere i debiti così decisi di provare a giocare la carta della seduzione.

«Non c’è un modo alternativo per rimediare?” chiesi appoggiando una mano sulla sua coscia muscolosa con un’espressione angelica. Lui senza dubbio avvertì il calore del mio corpo attraverso la stoffa e fu invaso da un brivido di eccitazione. Senza dubbio pensò che corrompere una ragazza tanto innocente era irresistibile.

“Un modo ci sarebbe” mi rispose, mentre le sue dita iniziarono a scivolare sotto la mia gonna. Le sue grandi dita raggiunsero ben preso la mia fica, già calda e bagnata. Fui subito schiava del suo tocco e mi sentii come una troia timida e perversa ma pronta a tutto pur di saldare il mio debito senza sborsare dei soldi.

L’esattore stoppò i miei pensieri e mi tappò la bocca con un bacio al gusto di caffè, mentre le sue mani continuavano ad esplorare il mio corpo. All’improvviso mi alzai in piedi, cogliendolo di sorpresa e dissi “Se questo è il prezzo da pagare, lo farò a modo mio”.

Improvvisai uno spogliarello. Era giovane e bello e soprattutto mi desiderava come una troia.
Lentamente mi sfilai il vestito da segretaria sexy che indossavo, rimanendo vestita solo del mio reggiseno di pizzo nero che a stento conteneva le mie belle tette ed il perizoma abbinato.

Sbottonai il reggiseno sfilando lentamente entrambe le bretelle ma, continuai a reggere le coppe con le mani, fino a che l’esattore non decise di averne abbastanza di quel supplizio e balzò in piedi strappandomelo di dosso.

Mi spinse sul divano e mi saltò addosso, afferrando le tette con le mani mentre mi leccava il collo. Presi nuovamente in mano io la situazione e lo obbligai a rimanere immobile. Gli sfilai la cravatta, gli sbottonai la camicia e poi i pantaloni.

L’esattore era in piedi di fronte a me. Aveva un fisico statuario ed il suo cazzo che premeva per uscire dai boxer che indossava. Lo accarezzai lungo tutto il corpo. Le mie dita passarono dal suo ampio torace alle ginocchia per poi risalire lungo le cosce e soffermarsi sull’inguine prima di sfilargli l’ultimo indumento rimasto.

Da debitrice disperata mi ero trasformata in una vera padrona dominatrice e questo lo stava facendo impazzire.

In una tazzina era rimasto del caffè, intinsi la punta della sua cappella ed iniziai a leccarla con la lingua succhiando via tutto il caffè. Non avevo mai visto un cazzo così grosso. Mi riempiva tutta la bocca, fino ad arrivarmi alla gola. Lo afferrai con una mano ed iniziai a segarlo mentre lui iniziò a gemere di piacere. Era rimasto immobile nella stessa posizione mentre io mi ero inginocchiata per succhiargli l’uccello.

“Ehi boccadoro, adesso tocca un po’ a me divertirmi”, mi allontanò prendendomi per i capelli e buttandomi di nuovo sul divano. Mi allargò le gambe e iniziò a leccarmi la mia figa già bagnata, assaporando il gusto della mia eccitazione. Non potevo fare a meno di mugolare di piacere nel sentire la sua lingua stuzzicare il mio clitoride.

Si tirò su e mi penetrò con forza, spingendosi dentro di me con movimenti decisi e forsennati. Mi abbandonai sotto il peso di quel corpo perfetto mentre il suo sudore si mischiava con il mio.
Lo afferrai per le natiche per accompagnare il movimento del bacino, spingendolo sempre più dentro di me. Tra baci e morsi i nostri corpi si mischiarono fino ad esplodere in un unico ed intenso grido di piacere.

Rimanemmo immobili per qualche attimo guardandoci negli occhi poi lui si staccò da me e si sedette. Tutti i documenti erano sparpagliati per la stanza e lui con un movimento rapido si alzò stappandoli a metà. Si girò verso di me e disse “per il momento signorina il suo debito è saldato ma, potrebbe rendersi necessaria un’altra visita”.

Gli sorrisi rivestendomi mentre l’esattore si avvicinava alla porta per uscire da casa mia.

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Il mio ex mi ha scopata contro il muro

Il mio ex mi ha scopata contro il muroEro in una discoteca insieme alle mie amiche a divertirmi bevendo short drink e giocando a fare le ragazze facili con i ragazzi che ci passavano accanto. Non facevamo nulla di particolarmente spinto, ci  stavamo semplicemente limitando a strusciare il culo sul loro cazzo a ritmo di musica ed a sussurrare i nostri nomi ai loro orecchi, quando ce li chiedevano.

Sono giochetti che facciamo di tanto in tanto per divertirci un po’. Mi è sempre piaciuto essere provocante con gli uomini, tanto da fargli credere che potrei fare un pompino a chiunque ma, non mi spingo mai oltre se un ragazzo non mi attira veramente fino infondo.

Ad un tratto, mentre bevevo il mio drink qualcuno mi sussurrò all’orecchio                            – Buonasera Ginevra
Avrei riconosciuto quella voce tra cento: Simone.
Mi girai e subito mi persi nei suoi occhi verdi, ero senza parole. Si tratta di un ragazzo che avevo conosciuto qualche anno fa ma, poi ci perdemmo di vista perché si trasferì all’estero per lavoro. Non me lo sono mai dimenticato perché con lui ho avuto esperienze di sesso indimenticabili. Il suo cazzo era enorme e lo sapeva usare anche bene, a differenza di molti altri!

Mi fissava senza aggiungere altro ed io ero pietrificata dal suo sguardo, come nessun altro riesce a fare. Iniziammo a fare due chiacchiere e poi mi chiese:                                            – Come mai sei qui, senza il tuo ragazzo?

Ed io:                                                                                                                                         – Fortunatamente sono ancora single

In quel preciso istante allora strinse la mia vita con un braccio e mi infilò l’altra mano sotto la gonna. Io ero già bagnata, ricordo che mi bagnavo sempre al solo vedere i suoi occhi e poi a letto era il perfetto amante.
-Senti… cosa ne pensi se uscissimo dal locale per fumarci una sigaretta e poi scoparti alla parete come una di quelle troiette diciottenni che ci sono in giro?

Non ci pensai nemmeno un secondo, sapevo che mi avrebbe fatto tutto quello che aveva in mente perché da me avrebbe sempre ottenuto quello che desiderava.
-Ok, usciamo

Uscimmo e lui accese una sigaretta, ci dirigemmo nel retro del locale e mantenne la promessa, mi attaccò subito alla parete infilandomi la lingua in gola.
Aveva già il cazzo dritto, me lo ricordavo bene il suo uccello e potevo sentirlo benissimo. Gli sbottonai i pantaloni ed inizia a fargli una sega e gli sussurrai all’orecchio                       – Sai ho tanta voglia di scopare Simo

Senza che me ne accorgessi, mi sollevò, strappandomi le calze e, dopo essersi tirato fuori il cazzo, me l’infilò dentro, spostandomi il perizoma. Sentii un brivido lungo la schiena, il classico brivido che sentivo ogni volta che Simone mi scopava.

Iniziò a martellarmi come se fossi un chiodo da inchiodare alla parete. Non mi sarei mai fatta scopare dal un altro uomo in un vicolo buio ma, da lui decisamente si. La mia fica stava gocciolando. Ansimavo di piacere ed iniziai a gridare                                          -Fammi vedere cosa hai imparato di nuovo sul sesso con tutte le troie russe che ti sarai scopato in questi anni

Mi penetrava con il suo cazzo come se fosse un bastone. Me lo sentivo arrivare quasi sullo stomaco. Simone mi ha sempre scopato come si scopa una troiona bollente rimorchiata in un night.

Iniziò anche lui ad ansimare di piacere e capii che non avrebbe ancora resistito a lungo. Mi aggrappai forte al suo collo e mi feci riempire la fica della sua sborra calda.

La sentivo gocciolare giù dalle mia gambe e dalla mia fica sfinita. Ci baciammo con la lingua per diversi minuti ma, fummo interrotti da una chiamata che ricevette sul cellulare. Erano i suoi amici che lo stavano cercando per fare ritorno a casa. Mi diede un bacio sulla guancia e ci salutammo con la promessa di rivederci di muovo prima della sua prossima partenza.

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Il tassista era un guardone ed io ho voluto ricompensarlo con una bella scopata

Ginevra ed il tassistaAvete mai preso un taxi? Ho sempre avuto un certo interesse nei confronti della categoria dei tassisti… mi ha sempre incuriosito il fatto che trasportino durante tutta la giornata persone sconosciute nella loro auto senza sapere ne chi sono ne dove esattamente li stanno portando o quale sia il motivo del loro viaggio. Mi sono sempre chiesta se si ecciterebbero a vedere una bella ragazza che si mostra carina e disponibile nei loro confronti, così ieri sera ho deciso di fare un piccolo test  ma, il gioco mi è sfuggito dalle mani….

Erano le 11 di sera circa quando ho chiamato il taxi per farmi venire a prendere sotto casa, avevo indossato un vestitino rosso abbastanza succinto, dei tacchi alti neri ed  un pellicciotto nero. Dopo pochi minuti di attesa ho sentito suonare il clacson, mi sono affacciata dalla finestra ed ho scorto subito la tradizionale auto bianca del tassista italiano, sono scesa di sotto e lui era ovviamente già posizionato a bordo della sua vettura al posto di guida, credo non mi stesse nemmeno guardando fino a che le mie cosce non hanno varcato lo sportello posteriore dell’auto.

La macchina era un modello abbastanza recente e discretamente pulita. Una volta accomodata nei sedili posteriori gli ho comunicato l’indirizzo di destinazione e l’auto si è subito messa in marcia. Già dopo i primi metri controllavo già il suo sguardo dallo specchietto retrovisore ed i suoi occhi, la maggior parte delle volte, incrociavano i miei.

Ho deciso di rendere la situazione un pò piccante e quindi, in maniera molto sensuale, mi sono appoggiata nello schienale dei sedili posteriori ed ho accavallato le gambe, mentre il mio sguardo puntava fisso verso li specchietto. Ho fatto questo stesso movimento più volte, alternando le gambe e ho notato che in lui qualcosa stava cambiando. Probabilmente le sue mani stavano sudando perchè spesso se le fregava sui pantaloni per asciugarle, il suo volto si era fatto teso e spesso sbagliava l’ingranaggio della marcia.

L’auto procedeva lungo una strada abbastanza buia e deserta, quando ad un tratto si è arrestato. Lui si è scusato e mi ha confessato che non si stava sentendo molto bene a causa dello stress di tutta la giornata. Ho intuito subito che si trattava di un vano tentativo di distrarsi da questa situazione e distrarsi, infatti appena si è sbottonato i primi due bottoni della camicia io mi sono avvicinata al suo sedile ed al suo collo, lentamente, e l’ho baciato con la lingua, delicatamente.

Aveva un buon profumo e la pelle d’oca ha subito raggiunto le sue braccia passando prima per la schiena. A quel  punto era palese che entrambi avevamo voglia di scopare e quindi con un balzo ha scavalcato il suo sedile e mi ha raggiunta. Ci siamo baciati con la lingua per molto tempo, le sue mani mi palpavano tutto il corpo e poco a poco mi sono ritrovata ad averlo sopra di me, senza nemmeno rendermene conto.

Ha iniziato a slacciarmi il vestito facendo scorrere fino infondo la lampo che lo teneva chiuso, a quel punto ero seminuda e molto eccitata. Si è sfilato velocemente cintura e pantaloni rimanendo anche lui in abbigliamento intimo. Ha fregato il suo copro contro  mio ricominciando a baciarmi in bocca con la sua generosa lingua. Sentivo il suo cazzo fregare sulle mie mutandine ormai del tutto bagnate…era ben dotato,  si muoveva bene sopra di me ed io ormai avevo una gran voglia quindi mi sono sfilata il perizoma e subito dopo ho abbassato anche gli slip che lui indossava.

Volevo toglierli del tutto ma, non ne ho avuto il tempo perché appena il suo cazzo ha avuto la via libera me lo ha ficcato dentro con dei colpi secchi e potenti. Mi stava scopando come se non avesse una donna da molto tempo, la macchina si muoveva tutta per via dei colpi che mi dava con il suo cazzo e la radio trasmetteva non so quale canzone, io intanto godevo di brutto e non volevo che tutto ciò finisse mai.

Ha provato a stopparsi per un attimo, probabilmente per riprendere il fiato ma io ho stretto con forza i suoi fianchi ed ho continuato a muovermi sotto di lui per non dargli tregua. Alla fine non ha retto ed ha sborrato, il suo cazzo era esploso come una bomba dentro di me. Il suo sperma mi aveva riempito la fica e schizzato il ventre, i sedili erano completamente bagnati dal sudore di entrambi ed i vetri totalmente appannati.

La strada continuava ad essere tranquilla e poco  transitata, con molta calma quindi ci siamo ricomposti, scambiandoci di tanto in tanto un bacio romantico. Erano ormai le 00.00 ed il tachimetro continuava a cronometrare il tempo trascorso quando sono uscita dalla macchina per tornare verso le mia abitazione a piedi.

Se di notte ti senti solo ed hai voglia anche tu di provare emozioni uniche come il tassista del quale ho raccontato la storia chiamami al numero 899.11.11.16 e faremo del gran sesso telefonico, sono disponibile ad ogni ora!

 

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