Fantastica scopata nel bagno di un treno a tutta velocità!

Fantastica scopata nel bagno di un treno a tutta velocitàCiao ragazzi, sono sempre la vostra Ginevra! Anche oggi ho una nuova avventura di sesso che non vedevo l’ora di raccontarvi…

L’altra mattina ero in stazione per prendere il treno per andare a trovare i miei e camminavo accanto ai binari immersa nei miei pensieri.

 

In quel momento mi colpì un bellissimo ragazzo di colore che era tranquillamente appoggiato alla balaustra del sottopassaggio.

Ero rimasta folgorata dai suoi lineamenti, dalle sue spalle larghe e dalla sua muscolatura pronunciata. Senza neanche accorgermi camminavo verso di lui per riuscire a vederle meglio ed intanto arrivò anche il treno che stavamo aspettando.

Mi disinteressai totalmente della mia prenotazione e lo seguii lungo la carrozza nella quale lui era entrato. Lui portava con se un trolley ed un giubbino legato alla vita che quando sollevò la valigia per metterla nel portabagagli gli cadde di dosso ed io mi avvicinai subito per raccoglierlo.

Mi ringraziò e mi sorrise. Il posto che mi era stato assegnato era però in un’altra carrozza ed quella era totalmente piena quindi mi dovetti rassegnare ad andarmene senza nemmeno avere la possibilità di parlarci.

Durante il viaggio decisi di andare al bar nella carrozza centrale e quando arrivai vidi che c’era anche lui, mi riconobbe e mi sorrise ringraziandomi per avergli raccolto il giubbino poco prima.

Ci presentammo ed iniziammo a scambiare quattro chiacchiere. Solo standogli vicino mi ero eccitata, immaginavo nei miei pensieri di essere completamente nuda a fare sesso con lui. Ovviamente non potevo fare a meno di puntare lo sguardo verso il suo cazzo, che sicuramente doveva essere enorme, visto il rigonfiamento che vedevo spuntare dai suoi pantaloni.

Ad un certo punto credo che se ne accorse e mi disse “vieni con me” e mi prese per mano fino alla toilette del treno. Approfittando del fatto che non ci fosse nessuno entrammo dentro e chiuse la porta.

Rimanemmo soli in quello spazio ristretto e guardandomi negli occhi mi sussurrò “mi piaci molto ed ho tanta voglia di scopare con te”.

All’inizio lo trovai un po’ squallido perché mi ricordai di un film che avevo visto nel quale una donna matura porca si faceva scopare in un bagno di una stazione ma, questo brutto pensiero durò pochissimo.

Iniziò a baciarmi dolcemente il collo ed a quel punto io iniziai a cercare la sua bocca con la mia lingua. Il suo cazzo era già duro e capii velocemente che da li a poco sarebbe esploso. Mi inginocchiai e glielo tirai suoi lanciandogli dal basso uno sguardo eccitato. Cominciai a stuzzicare il suo cazzo prima con la punta della lingua e poi infilandolo tutto dentro per iniziare a fargli un pompino perfetto, come mai fino ad ora.

Lui mi accarezzava i capelli mentre si abbandonava al piacere. Mi alzai e riprendemmo a baciarci, mi voltai e mi tirai su il tubino fino a scoprire il perizoma che indossavo, gli presi la mano e me la infilai tra le gambe accarezzandomi.

Mi scostai il perizoma e mi appoggiai a lui. I nostri corpi aderivano perfettamente ed il suo cazzo entrò nella mia grande fica senza neanche un colpo di reni. Iniziai a godere ed ansimare mentre lui con una mano mi toccava il clitoride e con l’altra palpava i miei capezzoli turgidi ed eccitati.

Mi muovevo cullando il suo uccello mentre gli baciavo il collo, la guancia, la bocca… Ansimava di piacere ed in certi momenti di inarcava come per penetrarmi più a fondo.

Non so dire quanto tempo sia passato ma, ad un certo punto mi chiese di staccarsi perché stava per venire. Riprendemmo a baciarci e a toccarci e quando capii che stava arrivando all’orgasmo decisi di abbassarmi nuovamente.

Presi il suo cazzo il bocca e ricomincia a fargli un pompino fino a quando non fece un urlo di piacere e la sua sborra non invase la mia gola e con estrema lentezza gliela succhiai tutta, fino all’ultima goccia.

Solo in quel momento mi resi conto che c’erano delle persone a fare la file fuori dal bagno e che stavano bussando la porta spazientite per l’attesa. Lui uscì velocemente dal bagno lasciandomi sola per rinfrescarmi un pochino.

Quando uscii ero arrivata alla mia stazione e tra la gente del treno e la fretta non riuscii a salutarlo come avrei voluto, con un bacio, alla fine quindi non ci scambiammo nemmeno il telefono. Spero solo che quello non sia stato il primo e l’ultimo incontro.

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Amici e porcate su strada

ragazza che fa un pompino al guidatore della macchinaCiao ragazzi! Non vedevo l’ora di collegarmi per potervi raccontare la mia ultima storia di sesso.

La scorsa settimana avevo deciso di andare a fare una gita sul lago con la mia comitiva. Ci conosciamo da molto tempo e ci divertivamo spesso insieme, facendo serate di ogni genere.

In macchina eravamo due ragazze e tre nostri amici. Io ero sul sedile posteriore accanto a due miei amici, anche perché ero la più gracile. Lo spazio nella macchina era ristretto ed io tenevo appoggiate le mie mani su una delle gambe dei ragazzi che avo accanto. Per colpa delle curve le mie mani, senza rendermene subito conto, scivolarono in mezzo alle loro cosce.

Abbassando lo sguardo notai che entrambi si stavano eccitando perché potevo intravedere un rigonfiamento sotto i loro pantaloni ma, facevano finta di niente guardando fuori dal finestrino. Non sono una zoccola ma, trovai eccitante stare seduta in mezzo a due ragazzi con il cazzo duro e per questo motivo la mia fica iniziò a diventare sempre più umida.

Decisi di iniziare a muovere leggermente le mie mani avvicinandomi sempre di più ai loro cazzi. In pochi secondi mi ritrovai a strizzare i cazzi di entrambi e la fica sempre più bagnata. Abbassai le loro zip e senza dire una parola tirai fuori i loro cazzi duri ed eccitati. Erano veramente grossi e devo essere sincera, in quel momento avrei voluto averli dentro di me simultaneamente.

Li  impugnai entrambi e cominciai a segarli, facendo scivolare la loro carne calda lungo le mie mani. Li sentivo respirare eccitati e li vedevo allargare sempre di più le gambe per potermi facilitare i movimenti. Muovevo entrambe le mani energicamente senza fermami nemmeno per un istante.

Avevo la fica bagnatissima e mentre tenevo gli occhi chiusi, immaginavo una bella scopata a tre con un cazzo tra le gambe e l`altro nel mio culo sodo e voglioso. Se solo avessi potuto, li avrei succhiati entrambi, fino a farmi riempire la bocca di calda sborra.

Mi rendo conto che tra amici queste cose in genere non si fanno, ma in quell’istante, non mi sentivo una loro amica, ma una troia senza pudore pronta a tutto pur di sentirli godere. Riaprii per un istante gli occhi e vidi che la mia amica, stava masturbando il guidatore.

Non mi ritengo una troia ma, in quell’istante per un attimo lo pensai perché anche se siamo ragazze qualunque, entrambe, siamo talmente desiderose di nuove esperienze e sempre vogliose di cazzi, tanto da arrivare a masturbare anche i nostri amici in auto e questo pensiero mi fece quasi ridere.

Continuai a sbattere i loro cazzi mentre guardavo le mia amica che stava posando le sue labbra carnose sulla cappella del nostro amico. Mi stavo eccitando come una troiona bollente nel sentire i loro cazzi che si stavano preparando per sborrare, mentre vedevo la testa della mia amica muoversi velocemente su e giù ingoiando l’uccello del mio amico. Gli stava facendo un pompino perfetto, senza ombra di dubbio.

I ragazzi accanto a me iniziarono a tremare mentre dalle loro cappelle stava iniziando a colare sborra calda e densa. Guardavo i loro cazzi sborrare mentre la mia fica stava esplodendo di desiderio.

La loro eccitazione era tutta sulla mia mano, mentre continuavo a masturbare i loro cazzi, facendoli contorcere di piacere, quando strizzavo le loro sensibili cappelle. Mi sentivo una super porca ed il mio piacere aumentò quando mi accorsi che la mia amica stava avidamente succhiando il cazzo del guidatore che aveva appena raggiunto l’orgasmo.

Quella tettona succhia cazzi, malata di sesso, gli stava leccando tutta la sborra per ingoiarla. Io continuai a sbattere i loro cazzi fino a quando, ormai mosci, non scivolarono via dalle mie mani. Portai le mani verso la mia bocca e le leccai avidamente mentre loro continuavano a guardare fuori dal finestrino, forse sognando una fica bagnata…la mia.

Davanti a me, la mia amica aveva appena finito di leccare la sborra del nostro guidatore ed anche il suo cazzo, ormai moscio, scivolò via dalle sue labbra. Avevamo pranzato da poco e questo era il dessert forse, in direzione del lago.

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Pompino inaspettato al mio capo in ufficio

Ginevra ed il capoCiao ragazzi! Ho una nuova ed eccitante storia di sesso da raccontarvi e non vedevo l’ora di essere qui davanti al pc per raccontarvi ogni minimo particolare….

Come ogni giorno mi trovavo al lavoro, in ufficio, come al mio solito ero vestita in maniera abbastanza elegante, avevo un top rosso ed una gonna fino poco sopra il ginocchio, ovviamente entrambi estremamente attillati per poter mettere in risalto il mio corpo da top model.

Ad certo punto il mio capo mi chiamò nel suo ufficio. Entrai sculettando e lui era seduto nella sua poltrone vestito con un completo di giacca e pantalone di colore beige, era al telefono e dopo avermi guardata dall’alto in basso mi chiese velocemente di portagli un thè caldo.

Una volta pronto rientrai nel suo ufficio e lui aveva appena chiuso la telefonata, credo si trattasse di una conversazione importante perché si stava rilassando massaggiandosi le tempie con le dita. Nel preciso istante in cui stavo appoggiando la tazza di thè accanto a lui uno squillo improvviso del telefono mi fece fare un sobbalzo per la paura ed il thè si rovesciò proprio sui suoi pantaloni.

Andai velocemente in bagno a recuperare dei fazzoletti per asciugarlo e riparare al danno fatto ma, nel frattempo il suo telefono suonò nuovamente… era un nostro cliente che lo stava contattando per avere delle informazioni su una pratica in sospeso. Una volta presi i fazzoletti mi avvinai a lui per potergli tamponare i pantaloni.

Non so se per via del thè caldo, se a causa della situazione o semplicemente per via della mia scollatura una volta chinata su di lui notai subito che il suo cazzo si stava vistosamente gonfiando…Eh si, si stava eccitando ed io non potei fare a meno di lanciargli un’occhiatina maliziosa alla quale lui contraccambiò con ammiccando mentre continuava a parlare al telefono.

Visto che il danno fatto era a causa mia e che quel cazzone così grosso stava diventando sempre più duro decisi di farmi perdonare a modo mio… Ho iniziato a slacciare con delicatezza la sua cintura, poi il bottone e la cerniera dei pantaloni che tenevano in gabbia il suo uccello!

Gli tirai fuori il cazzo dalle mutande ed era durissimo, iniziai a massaggiarlo con le salviette profumate che avevo preso in bagno mentre lui continuava a parlare al telefono come se niente fosse, o quasi.

Ad un certo punto la mia lingua si posò delicatamente sulla sua cappella e lo bacai delicatamente fino a far entrare, a poco a poco, tutto il suo cazzo nella mia bocca. La mia lingua continuava a scorrere lungo il suo cazzo, dalla cappella fino alle palle. Lo leccavo con passione e la mia testa scivolava su e giù tra le sue gambe.

Notai che il tono della sua voce stava vistosamente cambiando timbro, fino a quando iniziò veramente ad avere difficoltà nel seguire un ragionamento logico di ciò che stava dicendo. Presi un ritmo sempre più veloce e la mia bocca carnosa succhiava il suo cazzo sempre con maggiore forza.

Le sue gambe iniziarono a tremare e con una mano iniziò a premere sempre con più forza la mia testa verso il suo cazzo, così da farmelo ingoiare proprio fino infondo. Era talmete grosso che quasi mi tolse il respiro.

Il suo cazzo iniziò a pulsare fino a quando un’eruzione di sborra non uscì dal suo uccello e riempì la mia bocca. Ingoiai con piacere tutta la sua sborra, fino all’ultima goccia e continuai a leccargli generosamente il cazzo per ripulirlo completamente.

La sua voce a poco a poco tornò normale ed il suo cazzo diventò moscio, a  quel punto gli feci un sorriso con la bocca ancora umida della sua sborra e lui contraccambiò con un sorriso.

Ripresi così la mia normale attività lavorativa e lo lasciai in ufficio ancora impegnato al telefono con il nostro cliente mentre con una mano stava cercando di riabbottonare i pantaloni e la cintura.

Se la mia storia ti ha eccitato ed anche tu vuoi avere un orgasmo chiama il mio numero 899.11.11.16 e faremo del sesso telefonico veramente unico perché io non vedo l’ora di farti godere e  far sborrare il tuo cazzo!!

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