Ciao a tutti ragazzi! Perdonatemi infinitamente per il mio lungo periodo di assenza ma, sono tornata più carica che mai e con tanti nuovi racconti erotici che arricchiranno il mio porno blog, il mio diario segreto o quasi, diciamo…
Un mese fa, circa, mi è capitato diverse volte di uscire con un ragazzo che giocava in una squadra di calcetto a cinque. Dovete sapere che non sono un’appassionata di calcio e che la sera della cena per celebrare la vittoria del campionato ero sicura che sarei dovuta sorbirmi interminabili discorsi sui goal, fuori calcio, rigori…ed invece devo ammettere che non è andata proprio esattamente così!
Tra una portata e l’altra stavo guardando il loro album di foto quando una in particolare colpì la mia attenzione: erano tutti e cinque abbracciati, in mutande, con i muscoli sudati ed i capelli bagnati. Solo al vedere quello scatto la mia fica già iniziava a trepidare.
Luca, probabilmente vedendomi particolarmente interessata alla foro e conoscendo le mie voglie, le e tutte le mie perverse fantasie erotiche disse “il meglio è sotto le mutande sai…siamo tutti superdotati tesoro!”. Qualcosa nei mie gli si illuminò al udire quelle parole tanto che lui stesso aggiunse “non pensarci troppo Ginevra!”. Sorrisi, non aprii bocca e continuai a scorrere le foto.
Il giorno successivo nella mia mente continuava a tornarmi in mente il pensiero di tutti quegli uomini dal corpo perfetto, nudi, vogliosi ed con il cazzo dritto, tutti intorno a me per farsi fare un pompino o scoparmi a turno.
Senza alcuna remora ne parlai con Luca. Si proprio così…gli espressi, senza mezzi termini, la mia voglia di scopare con tutti. La sua reazione, ovviamente, fu divertita e mi diede della troietta ma, ci mise poco a capire che non stavo affatto scherzando.
Ne parlammo a lungo quella notte e tra aggettivi come ninfomane pronta a dare la figa anche agli sconosciuti pur di godere o troia perversa con la fissa per il cazzo ed attimi di intensa e focosa passione arrivammo alla conclusione che avrei potuto fare la mia tanto desiderata orgia, a patto che i suoi compagni non mi avessero riconosciuta.
Tutta l’organizzazione avvenne all’insaputa dei suoi amici. Luca aveva escogitato di farmi entrare in un’enorme scatola, per far credere a tutti loro ad un regalo per la vittoria del campionato. Trovavo la cosa estremamente eccitante mentre ascoltavo i particolari del piano che aveva escogitato per rendermi felice.
Mi spiegò che tutti avrebbero infilato i loro cazzi nei buchi che c’erano ad ogni lato della scatola. In quella maniera io non sapevo a chi corrispondevano quegli uccelli e loro non avrebbero mai saputo chi c’era nella scatola. Ero eccitata ed entusiasta per il piano!
Il giorno fissato per la sorpresa Luca mi disse di infilarmi nella scatola mentre andava a prendere tutti i suoi compagni di squadra. Ero in casa sua, sola, nella scatola, e completamente nuda e con il cuore in gola per l’emozione.
Nel giro di poco sentii aprire la porta. Tutti credevano che Luca stesse scherzando ma quando videro la scatola capirono che non era così. Li intravedevo dai fori, giravano attorno alla scatola come squali a caccia di prede.
“Allora ragazzi, iniziamo!” disse Luca. Mi guardavo intorno curiosa di scoprire da quale buco sarebbe entrato il primo cazzo ma, no feci nemmeno in tempo a realizzare che mi trovai accerchiata da quattro cazzi mezzi dritti. Ero come alice nel paese delle meraviglie!
Erano davvero dei gran bei cazzi, quasi oltre le mie aspettative…non potevo che iniziare assaggiandone uno. Mi misi in ginocchio ed iniziai a succhiare quello davanti a me. I laterali li segavo con le mani ed il quarto lo sentivo dire “ma chi è sta troia senza pudore che ci hai trovato Luca?” mentre gli altri già ansimavano di piacere.
“È di vostro gradimento il pacco?” diceva Luca ridendo li nei dintorni. Nel frattempo io continuavo ad assaggiarli a rotazione. Sentivo le loro risate e le loro supposizioni…c’era chi tra loro pensava si trattasse di una troia dell’est a basso costo, chi una di quei telefoni erotici che aveva accettato l’incarico per fare un extra, chi la cucina di Luca e via dicendo…
Li sentivo, erano eccitatissimi ed io con loro ma non volevo che venissero, o almeno non prima di esseri fatta penetrare da uno di loro. Presi in mano il più grosso tra tutti, mi girai ed avvicinai il culo alla parete. Lo sentivo spingere. Con la salivo lo sentivo lubrificare il mio buchetto già aperto ed in pochissimi istanti sentii il cazzo che mi entrò dentro.
Ero eccitati sisma, a stento trattenevo i gemiti e mi obbligato a rimanere in silenzio per paura di essere riconosciuta ma, il mio uomo sapeva quanto mi piaceva, sapeva che stavo godendo peggio di una troia in calore.
Sentivo i suoi gemiti di eccitazione e quelli dei suoi amici. Stavano godendo mentre con le mani continuavo a segarli e con la bocca spominavo quello che avevo davanti. Ci volle ben poco per essere inondata di sborra da ogni parte, nel vero senso della parola… Un’esperienza assolutamente da provare ma che, mio malgrado, penso non mi ricapiterà mai più!
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