Ero in una discoteca insieme alle mie amiche a divertirmi bevendo short drink e giocando a fare le ragazze facili con i ragazzi che ci passavano accanto. Non facevamo nulla di particolarmente spinto, ci stavamo semplicemente limitando a strusciare il culo sul loro cazzo a ritmo di musica ed a sussurrare i nostri nomi ai loro orecchi, quando ce li chiedevano.
Sono giochetti che facciamo di tanto in tanto per divertirci un po’. Mi è sempre piaciuto essere provocante con gli uomini, tanto da fargli credere che potrei fare un pompino a chiunque ma, non mi spingo mai oltre se un ragazzo non mi attira veramente fino infondo.
Ad un tratto, mentre bevevo il mio drink qualcuno mi sussurrò all’orecchio – Buonasera Ginevra
Avrei riconosciuto quella voce tra cento: Simone.
Mi girai e subito mi persi nei suoi occhi verdi, ero senza parole. Si tratta di un ragazzo che avevo conosciuto qualche anno fa ma, poi ci perdemmo di vista perché si trasferì all’estero per lavoro. Non me lo sono mai dimenticato perché con lui ho avuto esperienze di sesso indimenticabili. Il suo cazzo era enorme e lo sapeva usare anche bene, a differenza di molti altri!
Mi fissava senza aggiungere altro ed io ero pietrificata dal suo sguardo, come nessun altro riesce a fare. Iniziammo a fare due chiacchiere e poi mi chiese: – Come mai sei qui, senza il tuo ragazzo?
Ed io: – Fortunatamente sono ancora single
In quel preciso istante allora strinse la mia vita con un braccio e mi infilò l’altra mano sotto la gonna. Io ero già bagnata, ricordo che mi bagnavo sempre al solo vedere i suoi occhi e poi a letto era il perfetto amante.
-Senti… cosa ne pensi se uscissimo dal locale per fumarci una sigaretta e poi scoparti alla parete come una di quelle troiette diciottenni che ci sono in giro?
Non ci pensai nemmeno un secondo, sapevo che mi avrebbe fatto tutto quello che aveva in mente perché da me avrebbe sempre ottenuto quello che desiderava.
-Ok, usciamo
Uscimmo e lui accese una sigaretta, ci dirigemmo nel retro del locale e mantenne la promessa, mi attaccò subito alla parete infilandomi la lingua in gola.
Aveva già il cazzo dritto, me lo ricordavo bene il suo uccello e potevo sentirlo benissimo. Gli sbottonai i pantaloni ed inizia a fargli una sega e gli sussurrai all’orecchio – Sai ho tanta voglia di scopare Simo
Senza che me ne accorgessi, mi sollevò, strappandomi le calze e, dopo essersi tirato fuori il cazzo, me l’infilò dentro, spostandomi il perizoma. Sentii un brivido lungo la schiena, il classico brivido che sentivo ogni volta che Simone mi scopava.
Iniziò a martellarmi come se fossi un chiodo da inchiodare alla parete. Non mi sarei mai fatta scopare dal un altro uomo in un vicolo buio ma, da lui decisamente si. La mia fica stava gocciolando. Ansimavo di piacere ed iniziai a gridare -Fammi vedere cosa hai imparato di nuovo sul sesso con tutte le troie russe che ti sarai scopato in questi anni
Mi penetrava con il suo cazzo come se fosse un bastone. Me lo sentivo arrivare quasi sullo stomaco. Simone mi ha sempre scopato come si scopa una troiona bollente rimorchiata in un night.
Iniziò anche lui ad ansimare di piacere e capii che non avrebbe ancora resistito a lungo. Mi aggrappai forte al suo collo e mi feci riempire la fica della sua sborra calda.
La sentivo gocciolare giù dalle mia gambe e dalla mia fica sfinita. Ci baciammo con la lingua per diversi minuti ma, fummo interrotti da una chiamata che ricevette sul cellulare. Erano i suoi amici che lo stavano cercando per fare ritorno a casa. Mi diede un bacio sulla guancia e ci salutammo con la promessa di rivederci di muovo prima della sua prossima partenza.
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